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Playlist: cinque ragnatele di Li Na

Era un anno fa, sembra passato un lustro: con una lunga lettera su Facebook, Li Na spiegava i motivi perché non avrebbe più giocato a tennis. Ha deciso di ritirarsi nel momento migliore, quando aveva vinto il suo secondo Slam e sembrava una rivale credibile a Serena Williams (il cui dominio stava pure stava scricchiolando in quell’anno).

Prendere la decisione di appendere la racchetta è stato molto più difficile che vincere sette turni di fila nel caldo australiano. Mi ci sono voluti svariati mesi di agonia per comprendere che i miei infortuni cronici non mi avrebbero mai più permesso di essere la stessa tennista di prima. Ritirarmi dallo sport, con effetto immediato, è la decisione giusta per me e la mia famiglia.

Non c’è alcun dubbio che Li Na sia stata la figura più influente e importante per la crescita del tennis asiatico e non solo per i risultati ottenuti in campo. La cinese, infatti, è stata la ribelle che ha deciso di opporsi al juguo tizhi, il sistema sportivo cinese, e di ballare da sola. Quando aveva vent’anni ed era già la numero uno del suo paese, Li Na annunciava che non voleva più giocare a tennis, stanca di tutte le pressioni e di tutti gli allenamenti che non le permettevano di vivere la vita che voleva. Ma dopo un anno ci ripensava, e anche se ci vorrà più di qualche anno prima di entrare nel tennis che conta, si è trattato di un ripensamento fondamentale per il futuro del tennis e della direzione che prenderà negli anni a venire. In carriera, Li Na ha vinto appena nove titoli. Eppure, due di questi sono delle prove del Grande Slam: il Roland Garros 2011 (dove battè Francesca Schiavone in finale) e gli Australian Open 2014 (dove battè Dominika Cibulkova, annullando match point nel terzo turno contro Lucie Safarova). Quello che ha raggiunto Li Na tra il 2011 e il 2014 è più che sufficiente per farla diventare la tennista cinese più forte di sempre, il vettore su cui la WTA ha puntato per sfondare anche in Oriente. La nascita del torneo di Wuhan che si sta giocando questa settimana è solo uno dei tanti Li Na-effect.

Per celebrare questa campionessa abbiamo scelto cinque punti che rappresentano molto bene la tennista Li Na, una giocatrice solidissima da fondo quanto insicura a rete, un prodotto perfetto del tennis moderno per la capacità di martellare dalla riga di fondo e chiudere in lungolinea con il rovescio, di gran lunga il colpo preferito di Li. Se si ha la pazienza di cercare su YouTube, ci si accorgerà che non ci sono molti video che celebrano i singoli colpi di Li Na. Il motivo è semplice: il suo tennis non è spettacolare e fatto di colpi estemporanei come quello di Radwanska, per fare un esempio facile. Piuttosto, si tratta di un tennis molto logico che necessita di una pianificazione che può apparire quasi noiosa. La pazienza e l’applicazione con cui Li Na si costruisce il punto per poi trovare il vincente assomiglia molto alla meticolosità di un ragno che costruisce la sua ragnatela. Si tratta di punti molto simili ed elaborati, che spiegano quanto fosse complesso, nella sua semplicità, perché giocato sui due fondamentali da fondo campo, il tennis di Li Na. Si assomigliano tra di loro, è vero, ma dietro a ciascuno di essi c’è un pezzetto dell’intraprendenza di una tennista che ha lasciato al tennis molto più di quanto abbia ricevuto.

0.


Per capire il tennis bisogna partire dall’inizio: la risposta. Per trovare un parallelo nel circuito maschile bisogna puntate molto in alto: come solo Novak Djokovic riesce a fare, Li Na era in grado di impostare lo scambio aggredendo indifferentemente la prima o la seconda della sua avversaria grazie a dei riflessi fuori dal comune. In questa occasione, Pennetta serve per confermare il break e trova un’ottima prima a uscire. Peccato che serva sul colpo migliore della cinese, che con un timing irreale trova la capacità di coordinarsi e mandare dall’altra parte della rete un vincente imprendibile.

1.


Una delle vittorie più significative della carriera di Li Na arriva nel 2008, quando mancano ancora tre anni alla vera svolta. Il 2008 è l’anno in cui Li Na vince il titolo a Brisbane a distanza di quattro anni dal primo, dopo il quale non era riuscita a confermare le aspettative che si erano addensate su di lei. È l’anno delle Olimpiadi a Pechino, nel corso delle quali arriva a giocarsi il bronzo battendo due top-10 (Kuznetsova e Venus Williams). Ed è soprattutto l’anno in cui vince per la prima volta contro una numero uno del mondo, che allora era Serena Williams. Non solo: la cinese batte Serena a Stoccarda (che allora si giocava sul cemento) rimontando un disastroso 6-0 subìto nel primo set. Nel primo parziale si evidenziano gran parte dei difetti del gioco di Li Na: un servizio incerto e una testardaggine nel non volere provare soluzioni alternative contro un’avversaria che ha molte più armi a disposizione. Eppure Li Na questa volta si tira fuori dal buco, vince il secondo set approfittando di una Williams distratta e poi nel terzo riesce a portare a casa il match. Questo scambio è un punto fondamentale per la vittoria di Li (l’unica della carriera in dodici incontri) contro Serena. Siamo nel terzo set e il punteggio è 3-2 40-40: Li Na potrebbe concedere il break e, presumibilmente, la partita. La cinese è bravissima a costruire il punto con un rovescio incrociato molto stretto e un successivo lungolinea. Il punto, però, Li Na lo vince con un dritto molto difficile dal centro del campo: la tipica situazione in cui una tennista insicura rischia di mandare la palla in corridoio. Invece Li è in totale fiducia, trova la riga e vince il punto. E la fiducia è confermata anche dal modo in cui vince la partita. La cinese va a servire sul 5-4, si trova sotto 15-40 ma trova un servizio vincente e un ace, non certo il colpo preferito del repertorio. E con un altro ace diventa la seconda cinese in pochi mesi a battere la numero uno del mondo dopo Jie Zheng, che aveva battuto Ana Ivanovi a Wimbledon qualche settimana prima.

2.


Madrid 2012. La campionessa in carica del Roland Garros comincia la stagione sulla terra su un campo non usuale, il blu di Madrid. Agli ottavi Li Na pesca un’avversaria che conosce abbastanza bene, anche se è solo da pochi mesi che sta giocando ad alti livelli: Angelique Kerber. La cinese ha vinto tre precedenti su quattro, ma ha perso quello più recente, a Indian Wells. Non sarà una vittoria comoda, ma Li Na vincerà comunque. Kerber, teoricamente, dovrebbe mandare in corto circuito il tennis robotico di Li Na. La tedesca è capace di recuperare tutto e quando l’avversaria mostra qualche incertezza è pronta ad azzannarla. Qui la cinese dimostra di non essere a suo agio durante lo schiaffo al volo ma sùbito dopo trova un angolo irrecuperabile col rovescio. Pure per Kerber.

3.


Prima di sorprendere tutti agli US Open di qualche settimana fa, la vittoria più importante di Flavia Pennetta era arrivata a Indian Wells. In quel torneo Pennetta aveva battuto Li Na, che poche settimane prima aveva vinto gli Australian Open e, stante l’assenza di Serena Williams, sembrava la favorita per il titolo in California. E in effetti in quel torneo, fino alla semifinale, Li Na aveva giocato da dominatrice del circuito. Questo scambio ad altissima intensità contro Pennetta dimostra che cosa significava dover scambiare con la cinese da fondo campo. Anche se lo schema dropshot-lob non è molto efficace, Pennetta deve correre sempre un po’ di più del necessario. Appena arriva una palla più morbida, Li trova il colpo che ammazza il punto: un diagonale con il suo colpo più debole, il dritto, la cui traiettoria è illeggibile per Flavia, specie dopo uno scambio dai ritmi così alti.

4.


Agli Australian Open Li Na ha giocato tre finali. Due di queste le ha perse, eppure avrebbe potuto vincerle entrambe. Nella prima – che era anche la sua prima finale Slam in assoluto – Li Na affrontò Kim Clijsters, probabilmente la tennista che più le assomiglia (eccezion fatta per la fase difensiva, dove l’incredibile elasticità della belga le permetteva dei recuperi impossibili per la cinese). In questo punto Clijsters fa tutto benissimo. Ha perso il primo set per 6-3 e lo svantaggio la costringe a cercare qualche soluzione alternativa, tipo dei dritti più carichi che teoricamente dovrebbero mandare fuori giri l’incerto dritto di Li Na. Ma la cinese trova dei colpi profondissimi e nonostante Clijsters riesca a trovare un recupero disperato con il chop, la palla bassa e a metà campo non destabilizza Li, che anzi trova un rovescio anticipato (in lungolinea, ovviamente) che lascia immobile l’avversaria.

5.


A metà 2012, dopo un 2011 che le ha regalato il primo Slam della carriera, Li Na decide di cambiare qualcosa dal punto di vista tecnico. Ha già trent’anni e di conseguenza capisce che deve affinare qualcosa nel suo tennis ping-pong per poter vincere qualche altro titolo pesante. La scelta ricade su Carlos Rodríguez, che ha allenato per molti anni Justine Henin. Con l’arrivo di Rodríguez, il tennis di Li Na diventa più ragionato. Siccome certe avversarie possono giocare scambi molto intensi e costringere la cinese ad assumersi sempre più rischi per arrivare poi inevitabilmente all’errore (perché Li non brilla certo per la tenuta mentale), il nuovo coach la porta ad un tennis meno rischioso e più vario. Le traiettorie della cinese si fanno meno pulite ma hanno il pregio di diminuire i rischi mantenendo però intatta la forza del suo gioco, quella di saper spostare l’avversaria con un ritmo asfissiante. La finale degli Australian Open 2014, contro un’avversaria come Dominika Cibulkova, è esemplificativa. Cibulkova gioca senza pressione, mentre Li Na ha finalmente l’opportunità di vincere il titolo dopo le sfortunate finali del 2011 e del 2013. Ne deriva un primo set molto equilibrato e nervoso, che Li Na vince anche grazie ad uno scambio come questo. La profondità del gioco della slovacca la costringe sulla difensiva per la prima parte del punto, poi la cinese riesce a mettere ordine nello scambio e a giocare dei colpi centrali che destabilizzano Cibulkova. A quel punto, appena l’avversaria leva il piede dall’acceleratore, Li Na può tornare a martellare: si apre il campo con un dritto angolato e molto carico e poi chiude in scioltezza con il rovescio.

Li Na


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