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GOAT o non GOAT #3: I migliori anni della loro vita

  1. GOAT o non GOAT? Non c’è problema
  2. GOAT o non GOAT? La reductio a Borg

È il momento di individuare la nostra “base dati”, trasformando le carriere dei singoli giocatori in tabelle omogenee. L’ideale sarebbe rendere anonime queste tabelle, proprio per evitare che giudizi soggettivi finiscano col dare maggior peso ad un torneo rispetto ad un altro. Attenzione: non stiamo affermando che ogni Wimbledon è uguale ad un altro Wimbledon o che il Roland Garros valga quanto lo US Open. E siamo consapevoli che arrivare in finale in un torneo in cui incontri giocatori in gran forma vale di più che vincerne un altro in cui usufruisci di un paio di ritiri e il tabellone ti evita grandi maratone. Ciononostante va ricordato che stiamo considerando carriere che si svolgono a grandi livelli nell’arco di almeno nove anni ed è ragionevole assumere l’ipotesi che questi eventi “fortunati” finiscano col bilanciarsi. Senza ricorrere alla famosa boutade di Napoleone, che preferiva un generale fortunato ad un generale capace, l’altro modo di controllare i diversi valori di un determinato torneo è quello di disaggregare il dato – presentato in prima battuta in modo aggregato, come vedrete nelle tabelle che seguiranno – nel caso si dovessero dirimere dubbi particolari. Per esempio, nell’identificazione dell’annata migliore di Sampras abbiamo provato a vedere con chi perdeva le partite degli anni che erano in competizione. Tecnicamente si tratta di integrare dei dati quantitativi con delle osservazioni di carattere qualitativo, niente di particolarmente innovativo.

Alla fine di questa parte, troverete una tabella misteriosa. Vi anticipiamo che quella è, nientemeno, la chiave per arrivare al GOAT.

Come accennato nella parte precedente, prenderemo in considerazione l’anno migliore, il triennio migliore, il quinquennio, il novennio (in onore a Borg) e  l’intera carriera di ogni singolo pretendente. Abbiamo stralciato il dato riguardante gli scontri con i top10 di cui abbiamo parlato nella prima parte del nostro lavoro, ci sarà utile nel caso i dati a disposizione non fossero sufficienti per dirimere alcune questioni.

È quindi  il caso adesso di selezionare le annate che saranno comparate. Ci occuperemo dei sei giocatori che non sono più in attività: Agassi, Borg, Connors, Lendl, McEnroe, Sampras. Le recenti imprese di Federer e Nadal – e la caduta di Djokovic – suggeriscono di trattare i loro periodi a parte. Nella colonna “Altro” della tabella verranno segnalati i risultati migliori nei tornei più prestigiosi del periodo. Per intenderci, quelli che adesso sono i “1000”. Nel compilare quella colonna abbiamo tenuto in considerazione il dato migliore del giocatore osservato. L’idea è che – Slam a parte – non è possibile dirimere in maniera soddisfacente la questione riguardante i “tornei importanti”. Gli statunitensi hanno sempre avuto poco interesse per la terra rossa, e ne deriva che i risultati a Montecarlo, Roma (persino Parigi) sono ovviamente peggiori. Negli anni ‘70 e ‘80 i giocatori poi avevano la possibilità di scegliere più serenamente dove andare a giocare, senza incorrere in particolari strali dell’ATP o penalizzazioni in classifica. Abbiamo risolto la questione cercando di identificare quali tornei dell’anno erano rilevanti per il giocatore in questione, presentando il miglior risultato ottenuto. Abbiamo definito “1000” i tornei rilevanti, ma ovviamente non si chiamavano così. Se il dato diventa fondamentale per dirimere se è stato meglio un anno oppure un altro, come accennato cerchiamo di integrare il dato sintetico con osservazioni che che spiegano il motivo che ha portato a scegliere – a parità di altre condizioni oggettive – un anno invece dell’altro.

Björn Borg

Cominciamo con Björn Borg – poi procederemo in ordine alfabetico – il “responsabile” della scelta “novennio” invece che decennio. Borg gioca seriamente per nove anni. Ecco i risultati dello svedese.

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  • L’anno migliore 1978 o 1980?

Due annate davvero incredibili. Nel 1978 Borg vince 82 partite su 90, due Slam su 3 a cui partecipa,  nove titoli. Perde due sole partite contro un top 5, al Master di inizio anno contro Connors e a Dallas contro Vitas Gerulaitis. Arriva undici volte in finale e perde solo contro Connors, la partita al Masters già ricordata, oltre alla finale di Flushing Meadows. Per il resto vince ovunque e contro chiunque. Il 1980 è un anno simile, con gli identici risultati negli Slam. Borg vince (e gioca) meno partite, ma perde una sola volta contro un top 5, inutile ricordare dove e quando. Arriva dodici volte in finale ma perde due partite contro Lendl. Davvero difficile scegliere: diciamo 1978. Sempre per via della visione “Slam centrica”, il 1977 lo scartiamo perché l’orso svedese non va a Parigi e a New York esce addirittura agli ottavi, quando si ritira contro Dick Stockton. Il 1979 a New York non arriva in finale.

  • Il triennio migliore: 1978, 1980 e?

Il terzo anno da considerare è il 1979, di nuovo per via del criterio “Slam-centrico”. Borg vince Parigi e Wimbledon e sei tornei di “peso”. E perde pochissime partite.

  • Il quinquennio.

Il quadriennio 1977-80 è ovviamente il migliore. Tra il 1976 e il 1982 scartiamo il primo, anche se lo svedese vince più tornei e più partite (ma ne perde di più). Nel 1981, Borg arriva in finale in altri due slam.

Ricapitolando:
miglior anno: 1978.
miglior triennio: 1978, 1980, 1979
miglior quinquennio: 1978, 1980, 1979, 1977, 1981
miglior novennio:  1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981

Andre Agassi

Abbiamo già detto che i dieci anni migliori di Agassi (non consecutivi) sono il 1988, 1990, 1991, 1992, 1995, 1998,1999, 2001, 2002, 2003.

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  • L’anno migliore: 1995 o 1999?

Dalla tabella emerge abbastanza chiaramente come Agassi viva i suoi anni migliori nel 1995 e nel 1999. Nel 1995 Andre vince il maggior numero di partite, il maggior numero di tornei, tre tornei di grande rilevanza e ha il miglior saldo contro i top 5 dopo il 1990. Nel 1999, Agassi di Slam ne vince due e fa finale a Wimbledon. Però quell’anno vince dieci partite in meno e meno tornei. Agli Australian Open arriva agli ottavi (nel 1995 era arrivato ai quarti del RG come peggior risultato) ma arriva in finale al Master. Insomma, in un’ottica “Slam centrica” alla fine scegliamo il 1999.

  • Il triennio: 1995, 1999 e?

Trovati i primi due anni, il terzo – sempre considerando gli Slam in prima battuta – è da stabilire tra il 1992, il 2001 e il 2003. Nel 1992 Agassi vince Wimbledon e fa semifinale al Roland Garros quando viene battuto abbastanza nettamente da Courier, che lo batte anche ai quarti dello US Open. Nel 2001 perde la semifinale di Wimbledon contro Rafter per 8-6 al quinto e quel magnifico quarto di finale contro Sampras a New York. Nel 2003 al Roland Garros lo batte Coria e a Wimbledon perde contro Philippousis, non proprio due avversari straordinari. Per quanto possa essere prestigioso Wimbledon, il 2001 ci sembra si faccia preferire, visto che Agassi vince anche più tornei (4-3) e più partite complessivamente (45-42).

  • Quinquennio e novennio

Resta da eliminare un anno, tra i migliori dieci, sempre per via della “soluzione Borg”. Pochi dubbi che sia il 1991 l’anno “peggiore”.

A questo punto questi sono gli anni di Agassi che verranno comparati a quelli degli altri candidati:

miglior anno: 1999.
miglior triennio: 1999, 1995, 2001.
miglior quinquennio: 1999, 1995, 2001, 1992, 2003.
miglior novennio:  1999, 1995, 2001, 1992, 2003, 1988, 1990, 1998, 2002.

Jimmy Connors

Ed eccoci all’esempio più fulgido di longevità tennistica, Federer permettendo. Abbiamo già detto che i migliori anni sono stati quelli dal 1973 (compreso) al 1979 e il triennio 82-84. E l’anno migliore? Ecco il quadro di Jimbo

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  • L’anno migliore

Ci sono pochi dubbi sul fatto che il miglior anno di Jimbo sia il 1974. Connors vince due Slam, arriva in finale nel terzo, vince 14 tornei, dei quali un paio di un certo peso. Gioca poco contro i top 5 ma l’anno che potrebbe entrare in competizione, il 1982, ha un risultato peggiore in tutto il resto (e c’è da considerare che il dato delle sfide contro i top 5  1982 è stimato in modo molto approssimativo visto che il ranking ATP è inesistente).

  • Il triennio migliore

Anche in questo caso, rimane da stabilire quale sia il terzo, visto che 1974 e 1982 si fanno più o meno largamente preferire a tutti gli altri. Dal punto di vista degli Slam gli anni sarebbero il 1973, il 1976, il 1978 e il 1983. Nel 1978 alla vittoria di New York Jimmy aggiunge la finale a Wimbledon, mentre gli altri anni ha soltanto dei quarti di finale (due nel 1973, uno nel 1976 e nel 1983).  Tra il 1973 e il 1978 è comunque una bella lotta, perché nel 1973 Connors vince un paio di titoli in più rispetto al 1978 ma perde anche più partite (13% di sconfitte contro 8%). Insomma alla fine propendiamo per il 1978, anche perché gioca più spesso contro i top 5 .

  • Il quinquennio e novennio migliore 

1974, 1982, 1978. 1973. E il quinto? Non può che essere uno tra il 1976 e il 1983, ma il primo, a parità di risultati Slam si lascia nettamente preferire: più partite, più vittorie, più titoli.

Rimane il “novennio” e da escludere c’è un anno tra il 1979 e il 1984. Alla fine escludiamo il secondo, perché nonostante sia arrivato in finale a Wimbledon, Connors perde più spesso contro i top 5, vince meno partite complessivamente e anche meno tornei.

Questi quindi gli anni di Connors che verranno comparati a quelli degli altri candidati:

miglior anno: 1974.
miglior triennio: 1974, 1982, 1978.
miglior quinquennio: 1974, 1982, 1978, 1973, 1976.
miglior novennio: 1974, 1982, 1978, 1973, 1976,1975, 1977, 1983, 1979.

Ivan Lendl

Ed eccoci adesso ad uno dei giocatori forse più bistrattati degli ultimi anni, che però ha trovato un insolito seguito grazie ad una pattuglia di insospettabili aficionados che hanno reclamato a gran voce l’inserimento del ceco/americano tra i grandi del tennis. Forse per colpa di un gioco tutt’altro che appariscente, Ivan pare sia stato sottovalutato, perché lui è un altro di quelli che ha raggiunto risultati incredibili. Ecco il suo decennio migliore.
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  • L’anno migliore

Salta sùbito agli occhi l’incredibile coincidenza tra 1986 e 1987. In entrambi gli anni Lendl vince a Parigi e New York e perde in finale a Wimbledon. Nel 1987 arriva anche in semifinale a Melbourne, ma l’anno prima gli Australian Open saltarono, forse solo per questo si interrompe la similitudine. Nel 1986 Lendl vince il Masters di gennaio e quello di dicembre, 9 tornei, nove partite in più e ne perde una in meno rispetto al 1987. Splendido anche il bilancio contro i top 5, complessivamente 20 a 3. Ci sarebbe forse da considerare anche il 1985, l’anno migliore di Lendl fuori dagli Slam. Alla fine, per pochissimo, crediamo sia leggermente migliore il 1986.

  • Il triennio migliore

1986, 1987 e 1985, che come detto meritava di entrare in competizione con gli altri due anni. È lo slam in meno a fare la differenza, ma anche l’85 è un’annata splendida con 11 tornei vinti di cui 4 molto pesanti.

  • Il quinquennio e novennio migliore

Il fatto che Lendl abbia espresso il meglio di sé nel pieno degli anni ‘80 è confermato dal 1984 e il 1989, che non saranno ricchi di successi come quelli del triennio migliore, ma sono comunque annate di grande prestigio.

Tra gli altri 4 anni sicuramente vanno considerati il 1983 e il 1988, anche se quest’ultimo è abbastanza povero di vittorie (appena tre tornei ma di grande prestigio: Montecarlo, Roma e Montreal). Rimangono il 1981, il 1982 e il 1990. Nel 1990 Lendl vince uno Slam, però in modo, diciamo così, casuale, mentre ‘81 e ‘82 il ceco fatica solo lì. Insomma alla fine:

miglior anno: 1986
miglior  triennio: 1986, 1987, 1985
miglior  quinquennio: 1986, 1987, 1985, 1984, 1989
miglior  novennio: 1986, 1987, 1985, 1984, 1989, 1983, 1988, 1981, 1982.

John McEnroe

Ed ecco Super Mac, che troverebbe scandaloso il fatto di doversi sottoporre ad una fredda analisi numerica. Confidiamo nel fatto che non verrà a saperlo facilmente.
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  • L’anno migliore

Per una volta è impossibile avere dubbi: il 1984 di The Genius è sicuramente uno dei migliori di sempre e nulla può avvicinarlo, Roland Garros o non Roland Garros.

  • Il triennio migliore

E gli altri due quali sarebbero? Il 1981 sicuramente, l’anno in cui spodestò, forse avvilì, Borg. Mac vince Wimbledon e US Open, ma soprattutto sembra davvero il più forte di tutti e che possa esserlo a lungo. Per il terzo c’è da scegliere tra 1980 e 1983.  Nel 1980 vince più titoli e gioca di più, ma nel 1983 non perde quasi mai contro quelli forti. Coerentemente con la scelta Slam-centrica scegliamo il 1980.

  • Il quinquennio migliore

Il quinto anno non può essere che il 1985, anche se il 1982 non è da buttar via. Supermac gioca più di Borg ma come Borg fa fatica a trovare 10 anni buoni. La tabella racchiude i nove anni di gloria e va bene così.

miglior anno:1984
miglior triennio: 1984, 1981, 1980
miglior quinquennio: 1984, 1981, 1980, 1983, 1985
miglior  novennio: 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1985, 1989

Pete Sampras

Infine Pistol Pete, il “GOAT prima di Federer” nella vulgata generale. Era davvero così?
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  • L’anno migliore

Pete Sampras è il primo candidato al GOAT che più o meno scientemente focalizza la sua attività negli Slam. Quando nel 2002 chiude la sua carriera vincendo il quattordicesimo major a New York, nessuno crede che prima che finisca il decennio il suo record sarà superato e che neanche 15 anni dopo un secondo fenomeno vincerà il quindicesimo. A differenza dei mostri che lo hanno preceduto, Sampras solo una volta chiude l’anno perdendo meno di 10 partite. Ad ogni modo il suo anno migliore non è semplice da stabilire, perché se nel 1995 per poco non completa tre quarti di Slam e perde solo con il miglior Agassi di sempre in finale, nei due anni successivi non perderà mai con un top 5 e su 17 finali ne vincerà 16. L’anno migliore però è il 1994: 10 titoli, 2 slam, 3 tornei “pesanti” e la migliore percentuale di vittorie.

  • Il triennio migliore

Se ne deduce che il triennio 1994-96 è il migliore, con qualche riserva forse sul 1997.

  • Il quinquennio

Meno dubbi su quinquenni: dal 1993 al 1997 Pete domina il tennis. Per il novennio l’anno da scartare è il 1990, quando Pete vince lo US Open abbastanza a sorpresa.

Ricapitolando:

miglior anno: 1994
miglior triennio: 1994, 1995, 1996
miglior quinquennio: 1994, 1995, 1996, 1997, 1993
miglior  novennio: 1994, 1995, 1996, 1997, 1993, 1992, 1998, 1999, 2000.

 

Invece della conclusione

Per chiudere, come promesso, la tabella misteriosa
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Goat


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