Abbiamo problemi con la gente.
Il tennis di periferia, quello che si gioca sempre no matter what, al sole e al buio, al caldo e al freddo. E mentre si aspetta che torni l’estate, ci si accontenta del tepore del sabato mattina.
Una lettera di chi non capisce il tennis, non vuole capirlo e detesta chi lo capisce. Perché sembra difficile da credere, ma lì fuori c’è gente che odia il tennis (e no, non parliamo di Agassi).
Previous page Next page