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Cinque cose sulla finale di Coppa Davis

1. Chi ci sarà
Sia il Belgio padrone di casa che la Gran Bretagna schiereranno il quartetto migliore possibile, che non sono paragonabili a quelli che abbiamo visto un anno fa a Ginevra ma che comunque comprendono due top-20. La Gran Bretagna schiererà il numero 2 del mondo Andy Murray, il numero 100 Kyle Edmund (che ha avuto la meglio sull’esperienza di James Ward), il numero 7 del doppio Jamie Murray e il numero 23 Dominic Inglot (i due doppisti britannici non hanno ranking in singolare). Il Belgio ha meno blasone ma più varietà, almeno per quanto riguarda i singolaristi. Ci sono infatti David Goffin (numero 16 ATP), Steve Darcis (numero 84) e altri due opzioni affidabili in caso di condizioni deficitarie di uno dei due titolari. In classifica, infatti, gli altri due tennisti non sono molto distanti dato che Ruben Bemelmans è il numero 108 del mondo mentre Coppejans è il numero 128. Bemelmans è l’unico dei quattro che ha giocato tutti e tre i doppi quest’anno e sembra l’unico certo del posto per la gara di sabato, probabilmente decisiva visto che i punti di Murray sembrano al sicuro. Il problema è che il Belgio, al contrario della Gran Bretagna, non ha un doppio titolare: nelle ultime cinque sfide (tre di quest’anno, due l’anno scorso) ha schierato quattro team diversi. Servirà il miracolo, oppure bisognerà sperare che Murray si inceppi. Il pronostico, insomma, è piuttosto sbilanciato in favore degli ospiti.

2. Dove si gioca
Si giocherà sulla terra rossa del Flanders Expo a Gent (la città che ognuno chiama come gli pare: c’è Gand in francese e poi c’è Gent, che è il nome nederlandese e siccome ci troviamo nelle Fiandre Orientali è il nome più corretto; gli inglesi lo scrivono Ghent ed infatti questa sarà la scritta ai lati del campo, per gli spagnoli è Gante e poi ci sono quei burloni degli italiani che una volta la chiamavano Guanto). Una scelta, quella dei belgi, indirizzata naturalmente a indebolire Murray, il tennista di gran lunga più forte delle due squadre. Peccato che quest’anno lo scozzese abbia vinto due dei suoi quattro titoli proprio sulla terra battuta e che sia arrivato in semifinale al Roland Garros, dove ha portato al quinto set Novak Djokovic. Tuttavia permane la convinzione che questa sia la superficie sulla quale Murray rende meno e questo è uno dei più grandi interrogativi su quel puzzle di tennista che è Murray. Il suo gioco, sulla carta, dovrebbe adattarsi più che bene alla terra battuta ma fino a quest’anno non aveva mai vinto dei titoli sulla terra. L’anno scorso, per fare un esempio, subì un severo 3-0 da Fabio Fognini in Coppa Davis (anche se era un altro Murray, reduce dal famigerato infortunio alla schiena, a onor del vero).

Il bilancio di Murray sulla terra è di 78 vittorie e 38 sconfitte. Quello di Kyle Edmund, classe 1995 è perfetto: 100% di vittorie. Ha giocato infatti una sola partita (al Roland Garros, quest’anno) e l’ha vinta. Nel turno successivo, per non macchiare il curriculum, preferì non scendere in campo contro Nick Kyrgios. Anche Goffin ha un record positivo, seppur di poco (24-20) mentre quello di Darcis è negativo, anche se molto vicino al 50% (31-32). Bemelmans, invece, ha giocato appena quattro partite nel circuito maggiore sulla terra e ne ha perse tre.
Dati i recenti fatti di Parigi e le conseguenti indagini che hanno portato il Belgio a dichiarare il livello di massima allerta, si giocherà in uno stadio blindatissimo. L’ITF e la Federtennis belga (RBTF, Royal Belgian Tennis Federation) hanno annunciato delle misure di sicurezza aggiuntive a quelle normalmente adottate per eventi di questo genere. Il sorteggio di oggi si è svolto proprio all’interno del Flanders Expo: originariamente era previsto che si tenesse nel centro storico di Gent, ma si è preferito ripiegare sul più sicuro palazzetto.

Andy Murray intervistato a Gent
Murray ha chiuso l’anno al numero 2 per la prima volta in carriera.

3. Il sorteggio
Apriranno David Goffin e Kyle Edmund, poi toccherà a Ruben Bemelmans (e non Steve Darcis) e Andy Murray. Dato che Darcis non è al cento per cento e che comunque contro Murray avrebbe avuto poche speranze, il capitano del Belgio, Johan Van Herck, ha preferito risparmiarlo per la giornata di domenica (o forse anche in vista del doppio). Van Herck, a differenza di Leon Smith, si è affidato ad un vecchio rituale per non scoprire le proprie carte, cioè optare nel doppio per i due tennisti che non giocheranno in singolare. Ma molto probabilmente non sarà una sfida tra i fratelli Murray e Darcis/Coppejans, come annunciato in fase di sorteggio. Ruben Bemelmans, infatti, sembra l’unico certo di giocare anche il doppio, mentre c’è qualche dubbio su chi lo affiancherà. Potrebbe essere Darcis, ma il fragile fisico del belga è già stato messo a dura prova in questo finale di stagione ed infatti non scenderà in campo domani. L’unico doppio vinto dai belgi quest’anno fu quello giocato da Bemelmans e Coppejans contro un Canada che poteva contare sullo specialista del doppio Daniel Nestor. Se il doppio non avrà deciso la sfida, alla domenica toccherà a Murray e Goffin, cui seguirà l’eventuale match decisivo tra Edmund e Bemelmans (o Darcis).

4. Il programma e gli head-to-head
Si comincia venerdì con il primo singolare alle 13:30 e il secondo singolare a seguire. Il doppio si gioca sabato alle 15. Il primo singolare di domenica si gioca invece alle 13, l’eventuale quinto match a seguire.
Murray, numero 1 degli ospiti, è avanti 2-0 negli head-to-head con Goffin (l’ultimo dei quali avvenuto appena un mese fa a Parigi Bercy: vinse Murray lasciando appena un game al suo avversario). Sulla terra non si sono mai affrontati perché Murray non scese in campo negli ottavi del torneo di Roma di quest’anno. Contro Darcis Murray è avanti 1-0 ma si tratta di un match di dodici anni fa giocato a livello Future, quando lo scozzese aveva 16 anni e il belga 19. Goffin non ha mai affrontato Edmund, mentre Darcis lo ha incontrato quest’anno in un Challenger (sul cemento di Irving) e ci ha perso in due set. Non ci sono precedenti né tra Bemelmans e Murray, né tra Bemelmans ed Edmund.

Steve Darcis festeggia la vittoria decisiva ontro l'Argentina in Coppa Davis 2015
Darcis ha vinto quattro singolari decisivi, compreso quello contro l’Argentina in semifinale quest’anno.

5. I record
Partiamo dai padroni di casa, che non hanno mai vinto il titolo e sono stati solo una volta in finale, addirittura 111 anni fa. Dovesse vincere, il Belgio diventerebbe il quindicesimo paese a vincere la Coppa Davis. Sembrano pochi per una competizione che si tiene – con qualche interruzione – dal 1900 ma fino al 1973 la Davis fu un affare delle quattro nazioni che oggi ospitano i quattro Slam, cioè Regno Unito (nelle sue svariate denominazioni, furono le “isole britanniche a vincere la finale del 1904 contro i belgi), Francia, Australia e Stati Uniti. Il Belgio diventerebbe il sesto paese a vincere la sua prima Coppa Davis negli ultimi 16 anni, dopo Spagna (2000, a cui sono seguiti altri quattro titoli), Russia (2002), Croazia (2005), Serbia (2010) e Svizzera (2014). Sia Goffin sia Darcis sono due tennisti con buoni risultati in Davis: Goffin ha vinto 11 match su 13, e i due che ha perso li ha persi al quinto set. Darcis ha vinto 17 partite su 25 e su terra ha addirittura uno score di 10 vittorie e una sola sconfitta (contro James Blake nel 2005 in un dead rubber, cioè un match giocato a risultato acquisito).
Il Regno Unito ha naturalmente un blasone di altro tipo, avendo vinto la Coppa Davis per nove volte ma l’ultima risale addirittura al 1936, quando chiuse una serie di quattro vittorie di fila. Da allora hanno giocato altre due finali, nel 1937 e nel 1978, perdendole entrambe contro gli Stati Uniti per 4-1. Murray ha perso appena due match in Coppa Davis in ben 27 incontri, ma entrambi si giocarono sulla terra: contro Fabio Fognini lo scorso anno a Napoli e con Stan Wawrinka nel 2005 a Ginevra. Murray può diventare il terzo tennista dopo John McEnroe (1982, con gli Stati Uniti che vinsero il trofeo) e Mats Wilander (1983, con la Svezia battuta in finale) a vincere tutti e gli otto singolari giocati in un anno di Coppa Davis. Quest’anno ha battuto John Isner, Jo-Wilfried Tsonga, Bernard Tomic e Thanasi Kokkinakis in tre set mentre Gilles Simon e Donald Young sono riusciti a strappargli un set. In doppio il curriculum è ben diverso con sei vittorie e cinque sconfitte, ma quest’anno ha vinto entrambe le sfide giocate. Kyle Edmund, invece, non ha mai giocato in Coppa Davis. Il capitano Leon Smith lo ha scelto al posto di James Ward, eroe nella sfida contro gli Stati Uniti, quando sconfisse a sorpresa John Isner.

Andy Murray Coppa Davis 2015 David Goffin Kyle Edmund Steve Darcis


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