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Il pomeriggio è troppo (poco) azzurro

Mentre Venus e  Serena Williams perdevano in doppio contro due che nessuno conosceva, non proprio un ottimo inizio in vista delle Olimpiadi, sul campo 2 del Foro Italico si radunavano molti curiosi per capire da dove fosse sbucato fuori questo Sonego. Sousa non era certo il cliente migliore per questo italiano classe 1995, numero 333 della classifica, piuttosto secco, maglia giallo fluo, e una bandana nera a tenere i capelli fermi ma più che altro a non far scivolare il sudore sugli occhi. C’era il caldo di giugno oggi al Foro, a maggio, e in tanti ci siamo ritrovati a seguire questo ragazzino di Torino.

Intanto Errani perdeva al terzo sulla vicina Grand Stand Arena, fra lo snobismo generale degli appassionati che entrano in questo stadio solo per fare la foto del Viale del Foro Italico dalla sommità. Fognini aveva da poco iniziato sul centrale il match contro Garcia López e Sonego correva per tutto il campo 1 ribattendo palla su palla al più intraprendente Sousa. Come gioca questo Sonego? Ha una palla che è ancora troppo leggera per i piani alti, specialmente con il rovescio ma se non altro il ragazzo ha le idee chiare, e non è poco. Invece, il portoghese sceglie sempre la soluzione migliore al momento giusto, sa fare praticamente tutto ed è molto intelligente tatticamente. Soprattutto, corre come se avesse le pantere della savana a corrergli dietro per sbranarlo.

I “forza Lori” errano puntuali man mano che Sonego teneva i turni al servizio nel terzo set, sotto di un break fino al 4-3 Sousa. Un net e una riga Made in italy davano una mano al torinese per l’aggancio sul 4-4. Sulle tribune si festeggiava.  Poi c’è stato un game lunghissimo. Sonego sbagliava 3 palle per il 5 a 4, ne salvava una per l’avversario e poi saliva finalmente sul 5 a 4. Sousa però era completamente concentrato sulla partita, se ne fregava degli incitamenti del pubblico per Sonego sui suoi errori. Lui, il pubblico, neanche lo guardava. Sul 5 a 5, improvvisamente, Sonego accusava la stanchezza. Il diritto, fin li infallibile, finiva fuori di poco un paio di volte. La partita finiva così, con l’italiano che ha tentato in tutti i modi di far sognare il Foro Italico, di incidere il suo nome dopo quello di Corrado Borroni, milanese che nel 1996 a momenti battè Kafelnikov facendo sognare il pubblico di Roma per un pomeriggio. Sonego, un giocatore che a Roma definirebbero “tignoso”, ci ha provato e ci è quasi riuscito.

Errani, intanto, aveva beccato un 6-0 dalla Watson nell terzo set. Una delle statistiche più demenziali e divertenti che si sentono ogni tanto in tv riguarda la percentuale di prime palle messe in campo dalla giocatrice italiana. I commentatori, spesso embedded, esaltano infatti gli altissimi numeri di Errani, spesso sopra all’80%, salvo poi aggiungere l’inciso che, in effetti, non potrebbe essere altrimenti data la lentezza della sua prima palla. Oggi, per esempio, Sara Errani ha vinto il secondo set contro Heather Watson mettendo in campo tutte le prime palle: un meraviglioso e menzognero 100%. Pure stando intorno ai 100 km/h, si tratta di una statistica rara ma non è certo grazie a quel numero che Errani ha portato a casa quel 6-3. Alla fine, pur sbagliando appena 7 prime su 76, Sara ha infatti rimediato un bagel nel terzo set e ha detto addio al torneo di casa, aggiungendosi a Schiavone (6-3 6-2 con Safarova) e Knapp (6-2 6-2 con Strycova) al lungo elenco di italiani usciti al primo turno degli Internazionli BNL d’Italia. Si poteva sperare qualcosa di più? Beh, almeno la soddisfazione di fare 76 su 76, sì.

Una delle cose più belle della giornata: il rovescio di Dominic Thiem
Una delle cose più belle della giornata: il rovescio di Dominic Thiem

Intanto, sul Pietrangeli, era di scena l’antidivo, Andreas Seppi. Per lui si sono scomodati anche i giornali locali dell’alto Adige. Seppi aveva di fronte Pospisil, uno che ha scoperto tardi che poteva essere anche un discreto singolarista oltre che un ottimo doppista, Seppi ha timbrato il cartellino al solito, imbrigliando il gioco più audace del canadese. Il miglior metronomo tennistico dell’alto Adige è riuscito a vincere i due tiebreak della partita, in uno stadio Pietrangeli neanche tanto pieno. Seppi non attira le masse, non aizza le folle, è nervoso come un pastore delle Alpi che guarda il panorama mentre le sue mucche mangiano l’erba, però se dovete puntare su un italiano che passa il primo turno a Roma allora puntate su di lui.

Mentre Seppi chiudeva la partita Fognini perdeva la sua. Un primo set ceduto dal ligure per 1-6 in maniera imbarazzante a Garcia-Lopez era un vantaggio troppo grande perchè lo spagnolo non ne approfittasse. E  pazienza se Fognini – che secondo molti addetti ai lavori ha messo la testa a posto: mah, diciamo noi – nel secondo set è riuscito a recuperare, creando l’illusione che fosse in partita. Al tiebreak. Garcia-Lopez ha dimostrato che se non sei un giocatore solido il passaporto, in Spagna, la questura il passaporto non te lo rilascia.

In serata poi, sul Pietrangeli, a giocare a tennis con Totti, Florenzi, El Shaarawy, Dzeko, Pjanic, Zukanovic e Strootman, c’erano Schiavone, Fognini, Pennetta, Volandri, Seppi e un Kyrgios palesemente spaesato – e forse incastrato con l’inganno. Tanto divertimento, Totti e Florenzi i migliori a tennis per la Roma, con Max Giusti a fare il simpatico e il Pietrangeli che, alla fine, tutto sommato si è divertito.

E così, alla fine, dopo il pomeriggio azzurro rimangono Volandri e Seppi. Il primo da domani dovrebbe tornare a seguire gli Internazionali in TV, per Sky, l’altro giocherà contro Gasquet. Contro il francese si può perdere, ma è Seppi, e quindi occhio. Alla fine dopo l’abbuffata di italiani nelle prequali che davano l’accesso alle quali che poi davano l’accesso al tabellone che alla fiera comprò, il torneo ora ha in campo tutti i big, a partire da mercoledì però, perché dei big in programma al martedì c’è solo Stan Wawrinka opposto a Benoit Paire. E il match si gioca in serata, quindi i possessori del biglietto diurno del martedì non si vedranno né Djokovic, nè Murray, nè Nadal e neanche Federer. Non una grandissima mossa organizzativa, ma Roma non brilla certo per organizzazione, questo è noto oramai.

ATP Roma


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