Abbiamo problemi con la gente.
Racconti dal mondo del serve and volley: la settimana scorsa è tornato a giocare Clay Thompson, un capellone che tutti dovrebbero conoscere.
Sta per finire il 2016 e per salutare l’anno vecchio abbiamo espresso otto desideri per quello che verrà.
Le mille e una Davis. 40 anni fa il successo italiano. Una storia che conoscono tutti, ciascuno a suo modo.
Una superficie veloce che tanto veloce non è, tre campioni Slam e un paese che aspetta da venticinque anni: anche quest’anno si finisce con la finale di Coppa Davis.
Lo scozzese ha vinto le ATP Finals ed è ufficialmente il nuovo padrone del tennis, ma che fine ha fatto Djokovic?
La pièce teatrale dell’anno, Djokovic contro Murray per il n.1 alle ATP Finals, è una delusione in due atti. Ma le repliche arriveranno presto, e saranno migliori.
C’è il titolo e il numero 1 in palio, per la prima volta nella storia, vero. Ma ci sono almeno altri cinque motivi per seguire la finale delle ATP World Tour Finals 2016.
Al giovedì delle ATP Finals esordì David Goffin, la prima riserva, in un match senza storia e senza valore. Ma il merito di questo esordio è di Federer e una lettera per ringraziarlo è il minimo.
Tante partite veloci e senza tanta storia alle ATP Finals: fino a Murray-Nishikori. Ma lo scozzese è numero 1 e il giapponese numero 5. Questa partita ha spiegato perché